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Cisternino

08/08/2013 – 14.50.07

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Cisternino - Foto 1

Il territorio del comune di Cisternino fu abitato, fin dal Paleolitico medio-superiore, da nuclei umani provenienti dal nord della penisola o dall'area siculo-africana e che lasciarono, sulle colline dove fissarono i loro accampamenti stagionali, numerose tracce della loro vita, dedita alla caccia e alla raccolta di frutti spontanei e tuberi. Ancora oggi, nella zona di monte Specchia, sui colli di Restano e sulle incolte balze di Serra Amara, si rinvengono utensili preistorici d'ogni genere: punte di zagaglie, lame, raschiatoi e bulini per incidere ossi. Queste comunità umane andarono sempre più infittendosi, fino a raggiungere un numero considerevole di insediamenti nell'Età del Bronzo; decine di stazioni di questa età sono state recentemente localizzate in varie zone del territorio e quelle di Maselli, Ibernia piccola, Carperi, monte d'Alessio, monte le Fergole e Figazzano, hanno un'importanza non indifferente per la comprensione della preistoria brindisina.

Il nome Cisternino deriverebbe dall'eroe eponimo Sturnoi, compagno di Diomede, che dopo la Guerra di Troia avrebbe fondato una città vicina che, in seguito, occupata dai Romani, fu chiamata Sturninum, l'attuale Ostuni. L'abitato sarebbe stato saccheggiato dai Goti e successivamente sarebbe andato in rovina.

L'attuale centro storico di Cisternino sarebbe rinato grazie ai monaci basiliani che nel Medioevo, lo chiamarono Cis-sturnium (al di qua di Sturnium). La prima testimonianza sul Casale di Cisternino è data dalla scoperta, al di sotto della chiesa romanica di S. Nicola, dei resti di un piccolo tempio cristiano, edificato realisticamente intorno all'anno 1000. Papa Alessandro III, con una bolla pontificia del 26 febbraio 1180 assegnava questa chiesa ed il Casale di Cisternino al Vescovo di Monopoli.

 

Monumenti e luoghi di interesse

  • Centro storico: esempio di "architettura spontanea", ove si trovano palazzi storici (palazzo del Governatore, palazzo Vescovile, palazzo Amati, palazzo Lagravinese, palazzo Devitofranceschi, torre Capece).
  • Torre di Porta Grande o Normanno-Sveva: di epoca medievale, alta 17 metri, questa torre costituiva l'ingresso principale della città. In alto, sulla sommità, vi è una piccola statua di San Nicola. È stata sottoposta nei secoli a vari riadattamenti, l'ultimo dei quali nel 1995.
  • Chiesa madre di San Nicola: costruita nel XIV secolo su di un'antica chiesa paleocristiana dei monaci Basiliani, presenta al suo interno due opere in pietra viva del XVI secolo, di notevole valore, firmate dallo scultore “Stephanus Abulie Poteniani” (Stefano da Putignano): una Madonna con Bambino, nota come la Madonna del Cardellino e un piccolo tabernacolo.
  • Santuario della Madonna d'Ibernia (Madonna de Bernis): a 3 km dal centro abitato, questo santuario è legato ad una leggenda; sarebbe stata proprio la Vergine, infatti, con una apparizione, ad indicare il luogo esatto dove sarebbe sorto il santuario a lei dedicato. Il terreno attorno è ricco di ceramiche e reperti risalenti ad epoca romana e medievale. Fu ritrovato anche un capitello bizantino ed alcune tombe e questo fa supporre che il santuario sorga sulle rovine di un centro abitato, ruotante attorno ad una chiesa paleocristiana.
  • Masserie: nell'agro di Cisternino sono presenti diverse abitazioni rurali che rappresentano la tipica masseria pugliese da campo tra le quali Masseria Montereale, Villa Cenci, Masseria Devitofranceschi, Masseria Costa e Masseria Montanaro.

Cisternino - Foto 2
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